Cenni storici:
Posto su un’altura ben difendibile, il paese di Monteleone Sabino nacque in età altomedievale, a partire dal castello edificato molto probabilmente verso il IX secolo dagli abati di Farfa. Per qualche tempo il castello continuò ad essere citato come pertinente a Trebula, per cui si deve supporre una continuità di vita dell’antica città romana, anche se nel 943, in una bolla di papa Martino II, si parla di un Leonem Montanianum. Deve il suo nome probabilmente alla presenza nella zona di moltissime sculture rappresentanti leoni, tra cui le due poste all’ingresso del paese, o forse al fatto di essere stato per lungo tempo sotto il dominio della famiglia Brancaleoni di Romania. Nei secoli successivi il castello e i paesi di Trebula e Ginestra rimasero proprietà dell’Abbazia di Farfa, ma con la crisi dell’ordine benedettino si avvantaggiarono alcune famiglie nobili, che si impadronirono delle proprietà ecclesiastiche. Monteleone, che fu saccheggiato nel 1460 dalle truppe del capitano di ventura Jacopo Piccinino, fu proprietà dei Cesarini e degli Orsini.
Territorio:
Monteleone Sabino sorge a 496 metri di altitudine sul livello del mare, sulle propaggini meridionali dei Monti sabini. Il borgo medievale prende forma lungo la dorsale di una collina, in un territorio incontaminato e di grande eccellenza paesaggistica attraversato dal fiume Farfa, in cui prevale la coltivazione degli ulivi divenuti col tempo patrimonio indiscusso per la produzione di olio extravergine di oliva tra i piu’ apprezzati d’Italia.
Cultura ed eventi:
Famosa è la Chiesa Santuario SS Vittoria , eretto a partire dal 300 a.c. ed oggi ancora utilizzato per celebrazioni ed eventi. La leggenda legata al culto di S.Vittoria, patrona del paese racconta che giovinetta di nobile famiglia, orfana, si convertì al cristianesimo sotto l’Imperatore Decio, attorno all’anno 250. A quel tempo un orribile drago, che si era annidato in una grotta, spargeva la morte fra la popolazione di Trebula; Vittoria riuscì con la forza della fede a cacciarlo via, per questo motivo la popolazione della città si convertì in massa. Di rilievo archeologico anche i ritrovamenti di un antichissimo anfiteatro romano nei pressi dell’originario insediamento di Trebula Mutuesca ed il Museo che raccogli i ritrovamenti presso il Comune.
Dati statistici:
Coordinate 42°14′N 12°51′E , Superficie 19.04 km2, Abitanti 1231, densità 65,65 ab/km2, sismicità 2B, Altitudine 496 mslm, Frazioni Ginestra Sabina.